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Telefonia:

Telefono di Meucci

Dimensioni: cm3(7,5 x 7,5 x 19) e cm3(7 x 7 x 16)

Materiali: bachelite, legno, rame, altri

Costruttore:

Anno:

Condizioni:

Accessori:

Iscrizioni:

Altri dati: 2 oggetti

vedi Postazione telefonica

DESCRIZIONE:

Il telefono di Antonio Meucci (una volta noto come telefono di Bell, ma ormai i più alti organi degli USA hanno smascherato l'imbroglio) era costituito da due dispositivi uguali di cui qui è presente un modello scomponibile.

Nelle sue parti essenziali è costituito da una calamita rettilinea, della quale un polo è libero, l’altro invece è circondato da una bobina di filo sottile di rame, isolato, dalla quale sporge per 1 mm circa l’estremità polare. I capi dell’avvolgimento del rocchetto, formato da migliaia di spire, terminano a due serrafili fissati in fondo all’impugnatura di legno duro, che serve di custodia. Nel modello tale custodia è apribile per mostrare la parte interna. Davanti alla sbarra calamitata c’è una membrana di ferro dolce, fissata solo per il suo orlo. Parlando davanti alla lamina, essa vibra sincronicamente con l’aria ambiente, avvicinandosi ed allontanandosi dal polo della sbarra magnetizzata. Con ciò aumenta o diminuisce il flusso di induzione magnetica attraverso il rocchetto e si generano in questo, se chiuso, una serie di correnti indotte sincrone con le vibrazioni sonore. Se due telefoni sono collegati per mezzo della linea, producendo delle vibrazioni davanti alla lamina del primo, si generano correnti indotte nel circuito delle due bobine connesse per il filo di linea che aumenteranno e diminuiranno la magnetizzazione della sbarra calamitata del telefono ricevitore in modo sincrono e la membrana del ricevitore riprodurrà i suoni prodotti davanti al trasmettitore.